venerdì 5 agosto 2016


La rabbia e la frustrazione mi scorrono dentro, come acqua di un fiume in piena che travolge tutti i miei buoi propositi.
Mi sono perduta per l'ennesima volta nei meandri della mia mente. mi sento compressa dal mondo esterno che entra senza filtro, come se tutti gli argini che pensavo potessero tenere qualsiasi affronto fossero ceduti all'improvviso.
Vorrei urlare fino ad eliminare il dolore, ma urlare non serve.
Non serve nemmeno pensare di andare oltre, perché oltre c'è solo il baratro eterno del vuoto che ben celato continua a scavare dentro.
Dentro di me il vuoto, eterna fiamma del mio animo.
E tutto questo per una frase banale, una sola frase che ha risvegliato in me il senso di impotenza.
E' come una valanga che travolge quella me stessa che ero riuscita a conquistare.
Razionalmente so che è tutto frutto della mia mente e come vorrei che anche il mio cuore seguisse quel nuovo schema. Ma le emozioni mi travolgono quindi vai di ansiolitico.
Quelle gocce che bruciano le emozioni e che ti fanno sembrare tutto piatto e regolare.
Il piano inclinato del mio sentire ha trovato un nuovo assetto illusorio.
Ora sono calma e di nuovo mi ritrovo nell'affidarmi alla chimica per sanare quelle ferite che gli abbandoni della mia esistenza hanno provocato.

Ora tutto è calmo.
Mi guardo dentro. Era solo una frase come tante, di quelle che si dicono senza pensarci tanto sopra.
Nessuno mi sta abbandonando, sono solo inciampata lungo il percorso ma ora sono di nuovo in piedi e la strada è ancora lunga.

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