sabato 9 luglio 2016

conoscenza e consapevolezza





In questi giorni leggo e rileggo tutto quello che riguarda il disturbo borderline...
Manuali, articoli, blog, forum... nella maggior parte di questi ti fanno sentire un po come una causa persa...
La sensazione di aver sempre vissuto in una costante situazione dicotomica mi è sempre più evidente.
Da una parte so che gli sbalzi d'umore, il senso di vuoto e la voglia a volte di rifugiarmi dopo le esplosioni di rabbia nelle mie solite modalità di abbassamento dello stress, sono parte del disturbo e non mi appartengono...

Ma conoscere è distante dal raggiungimento della piena consapevolezza...

Perché ogni esperienza del mondo rischia di entrare in te in maniera così invadente da far crollare la tua razionalità. In quei momenti sei un sentire senza mente. Hai il timore che tutto quello che è fuori da te, relazioni e condizioni di vita, possano sconvolgerti a tal punto da farti smarrire.
Quindi a volte riaffiora la necessità di isolarmi da tutto.
Suonare aiuta... perché il tuo isolamento porta comunque a qualcosa di costruttivo. Ti porta a focalizzarti sull'attimo presente... diciamo che è molto meglio del cedere all'impulso di abusare di farmaci o alcol.
Anche scrivere aiuta tanto... ma non sempre riesco, ci sono momenti durante i quali non riesco ad essere connessa con me stessa e la realtà.
In quei momenti dopo la tempesta di pensieri tutto si cristallizza. Per far comprendere agli altri quello che si sente spesso dico di essere annoiata, ma non è vera e propria noia.. è uno stato dove mi isolo totalmente da tutto quello che è esterno e che potrebbe farmi del male.

Insomma tutto continua ad essere bianco o nero, cattivo o buono, salvifico o nocivo...
Ora conosco la causa e se la conoscenza è il primo passo verso la consapevolezza spero che anche il sentire prima o poi si metta in linea con la mente.


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