giovedì 28 luglio 2016

L'abbandono




Ecco, basta così poco affinché tutto dentro di me crolli

All'improvviso mi trovo naufraga dell'esistenza... dove sono? Dov'è finita la persona che fino ad un istante prima credeva di esistere?

In questi momenti si tocca con mano il vuoto lasciato dall'illusione svanita di aver trovato me stessa.
Forse chi sono sempre stata non ero io.

Forse non ero altro che il riflesso sbiadito e distorto di quello che negli altri vedevo proiettato.

Ci sono cascata un'altra volta. Ho cercato negli altri chi ero e ora che gli altri non sono qui con me, io non esisto se non come fallimento totale.

Non sono altro che una corazza che cela il vuoto.

Non sono che una scorza, un packaging di un prodotto che non ha destinazione d'uso.

Dove sono? Il mondo mi è estraneo e io sono estranea a me stessa.
Il mondo invade totalmente la mia anima con le sue fratture decadenti e terribili.
Rabbia, frammentazione, paura, vuoto.
Quello che è fuori non è altro che il riflesso di quello che sento dentro.









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